Viva la musica

“Per me il successo non è il business o la popolarità, ma riuscire a realizzare il sogno che viaggia da anni nella propria testa, riuscire a vincere contro se stessi tirando fuori la propria grande passione. Nel mio caso è stata la musica, ma naturalmente il discorso non cambia in qualunque altro campo”. Parola di Devis Annibaldi, 33 anni, ideatore, fondatore, leader del gruppo Eskaloska, un CD alle spalle (Menti astratte), tanti progetti per il futuro prossimo venturo.

Cosa c’entra tutto questo con la scuola?
C’entra. Perché Devis oltre a suonare, cantare, cucinare nel ristorante di famiglia (eh sì, Devis riesce alla grande anche in cucina) lo scorso anno ha avviato un interessante esperimento nella scuola materna di Casperia, in provincia di Rieti, dove è nato e vive: fare musica con le bambine e i bambini della scuola materna. E perché gli piacerebbe allargare questa esperienza ad altre scuole materne ed elementari, a cominciare naturalmente da quelle di Rieti e del Lazio.

A spiegarci più nel dettaglio i contenuti dell’iniziativa è il maestro Danilo Stazi, 44 anni, ingegnere elettronico, straordinario chitarrista, arrangiatore, coautore delle musiche del nuovo disco degli Eskaloska.

“Credo che la cosa migliore sia provare a spiegarsi con un esempio: “La canzone del sole” di Lucio Battisti.
Come sappiamo una canzone è fatta di musica e di parole. La musica può essere a propria volta suddivisa in 3 elementi: melodia, armonia, ritmo.
La melodia è quella che si “canta”, normalmente mediante l’uso delle parole ad essa associate. Possiamo definirla come la vera identità della canzone, l’elemento che dà all’ascoltatore il messaggio più diretto e all’interprete la possibilità di esprimersi come tale.
Quando sentiamo Battisti cantare “le bionde trecce, gli occhi azzurri e poi…” ascoltiamo per l’appunto la melodia”.

L’armonia invece?
“Semplificando al massimo, possiamo definire l’armonia come ciò che dà “colore” alla musica, ciò che ascoltiamo come accompagnamento della melodia, tolto il ritmo (se isoliamo la melodia e gli strumenti ritmici – batteria, percussioni – , ciò che resta è più o meno l’ armonia. Nella sostanza essa è formata dai famigerati “accordi” e contribuisce all’umore della canzone (triste, allegra, arrabbiata, ecc.).”.

Nel caso de “La canzone del sole” l’armonia si può dunque identificare nel “suono” prodotto dalla chitarra nell’introduzione e che accompagna lo sviluppo di tutta la canzone.

“Esatto. Più precisamente è l’interferenza tra melodia e armonia a contribuire al risultato finale. “La canzone del sole”, per restare al nostro esempio, potrebbe diventare una canzone molto triste e melanconica mantenendo esattamente la stessa melodia e cambiando “solo” i suoni “musicali” della chitarra (accordi). Ecco cosa si intende quando si dice che l’armonia influenza molto il colore e l’umore della musica, a parità di melodia”.

Infine il ritmo.
“Il ritmo può essere definito come il modo in cui si scandiscono la melodia e anche l’ armonia ed è divisibile in velocità e figurazioni. La velocità è proprio la velocità del pezzo, quindi ci saranno canzoni lente o veloci.
La figurazione e’ data dalla sequenza di istanti in cui si suona (in gergo “pattern”).

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