I regni telematici dell’amato cruciverba

Una fino a pochi giorni fa anonima circolare del Ministero della Pubblica Istruzione, datata 26 luglio, avente come impeccabile e burocratico oggetto “Proposte operative per le istituzioni dell’autonomia. I Cimento nazionale di enigmistica classica per le scuole” è assurta di colpo, galeotto fu il titolo e chi lo scrisse, agli onori della cronaca: “A scuola si faranno i cruciverba”.
Non sappiamo ancora se e quanto la notizia abbia destato scalpore, anche se l’idea di scomodare nell’ordine Talleyrand, la Bibbia, Lameech, Sansone, Plutarco, Aulo Gellio, Pindaro, Simonide, Aristonimo, Cleone, Ateneo, Ulisse, Edipo, Apollo, Sarapis, Sfinge, Nectanebo, Esopo, Talete, Creso, Ciro, oracolo di Delfo, Turing per motivare la necessità di sfatare i pregiudizi che circondano l’enigmistica ci è parsa tradire quella che una volta si chiamava “coda di paglia”. In ogni caso il tema, in un Paese che ancora oggi ricorda con affetto i tempi in cui poteva dividersi tra Coppi e Bartali, Peppone e Don Camillo senza dover attendere il responso di commissioni bilaterali, saggi e quant’altro, pare di quelli destinati a far discutere.
Il mini instant poll, che in casi come questi non manca mai, effettuato tra amici e parenti è stato del resto assai eloquente:
il 50% degli intervistati, l’una, insegnante di lettere, ha dichiarato che già da qualche anno ha introdotto cruciverba, rebus, giochi di parole nell’attività didattica;
il rimanente 50%, l’altro, insegnante di scienze, ha lapidariamente definito “allucinante” l’iniziativa.
Mentre aspettiamo di avere, grazie anche alle vostre segnalazioni, dei dati più significativi su cosa ne pensano gli insegnanti e gli studenti italiani, cerchiamo di non perdere di vista il fatto. Che in questo caso è rappresentato dal concorso che consentirà, alla scuola che avrà realizzato la migliore rivista di enigmistica (completa di anagrammi, cruciverba con e senza schema, enigmi, falsi derivati, indovinelli, rebus, scarti, sciarade semplici, problemi polizieschi, trame di romanzi, zeppe) di ottenere “un riconoscimento formale, un trofeo da esporre in bacheca fino allo svolgimento del prossimo concorso, la pubblicazione della rivista sul sito ufficiale del Ministero”.
Eccovi allora un po’ di indicazioni di siti web dove esercitarvi e raccogliere qualche spunto interessante.
Iniziamo con la versione online de La Settimana Enigmistica, che presenta cruciverba e giochi interattivi, anche con una versione inglese.
Da non perdere sono anche le lezioni, la ricca bibliografia e i giochi che potete trovare all’indirizzo www.enigmistica.it e l’indice tematico proposto da Enigmistica On the Net.
E se ancora non vi è bastato cliccate su Cruciverba Online; Enignet; Ludolinguistica.
Buon allenamento dunque. E non esitate a scriverci. In fondo, in quanti avremmo saputo che l’Iris è un’opera di Mascagni senza i cruciverba?

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