Coinvolgo. Voce del verbo insegnare

Sophie Wolfe, chi era costei?
Un’insegnante di scienze alla Abraham Lincoln High School (l’equivalente del nostro liceo) quartiere Brooklin, città di New York.

Che ha avuto tra i suoi studenti 3 premi Nobel:
Arthur Kornberg, biochimico, premio Nobel per la medicina nel 1959 per le sue scoperte sui meccanismi della sintesi biologica dell’acido deossiribonucleico;
Paul Berg, biochimico, premio Nobel per la chimica nel 1980 per le sue ricerche sul DNA ricombinante;
Jerome Karle, biofisico, premio Nobel per la chimica nel 1985 per lo sviluppo di metodi per la determinazione delle strutture cristalline.

I quali, udite udite, non hanno davvero perso occasione per ricordare, rendere omaggio, riconoscere l’importanza del suo insegnamento nella loro formazione.

Avete già indovinato che cosa rendeva Sophie Wolfe un’insegnante così tanto speciale?
Allora ve lo diciamo noi: la sua capacità di coinvolgere, di suscitare interesse, di rendere piacevoli le lezioni; il fatto che, come ha scritto Paul Berg, “sapeva rendere la scienza divertente, ci rendeva partecipe delle idee”.

Interessare. Coinvolgere. Partecipare.
Ecco tre paroline davvero importanti nei processi di apprendimento. Tre piccoli grandi punti di riferimento per insegnanti, genitori e ragazzi che intendono dare senso e significato al loro impegno, alla faticosa, meravigliosa possibilità di imparare durante tutto l’arco della vita.

Interessare. Coinvolgere. Partecipare. Sempre.
Perché anche nei fantasmagorici mondi dei saperi ci sono cose che cambiano e altre che invece no. E perché tra queste ultime la capacità di stimolare l’interesse, sviluppare percorsi coinvolgenti e partecipativi, rendere esplicito il significato pratico di ciò che viene chiesto di imparare riveste sicuramente un’importanza particolare. Ad ogni età. In ogni tipo di scuola o di università. In ogni contesto di apprendimento. Formale e informale. In presenza e a distanza.

Semplice. Ma non banale.
Per questo, mentre comincia un nuovo anno scolastico, ci piace ricordarlo. E perché vorremmo che ci raccontaste delle “Sophie Wolfe” che insegnano nelle scuole e nelle università italiane. Che ci inviaste le vostre storie di insegnanti che motivano. Incuriosiscono. Coinvolgono. Dunque fanno venir voglia di imparare.
Noi saremo davvero lieti di pubblicarle.

Buon anno scolastico a tutte/i.

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