Piccole Storie Crescono | s1-6

INCIPIT
Visita al Ueno koen, uno dei parchi più antichi di Tokyo, inaugurato nel 1873, pochi anni dopo che la restaurazione dell’Imperatore Meiji mettesse fine al dominio politico e militare dello shogunato Tokugawa, dinastia di signori feudali che dal 1603 al 1868 governarono il Giappone.

STORIA 6
2. Vincenzo Moretti

Brava, disse soddisfatto Adriano Parracciani, il prof. di cultura giapponese, a Viviana Graniero, una delle sue studentesse preferite. Enakapata l’hai studiato molto bene, conosci ogni singola giornata del diario e sei anche l’unica che ha capito che Vincenzo e Luca Moretti, gli autori, non sono mai esistiti, ma erano due robot di ultima generazione realizzati dalla Nasa. 30 e lode.

3. Concetta Tigano
“Cosa?” chiede disperata un’ altra alunna, fissata con la Matematica, “mai esistiti? robot della Nasa? incredibile…Vincenzo sembrava cosi credibile..”
Il prof. Parraciani le spiega, l’alunna in questione oltre la Matematica, poverina, non capiva granchè…, “Si è così , sono stati creati per stimolare gli studi sul Giappone, naturalmente!! Sempre la solita tontolona eh Tigano?”

4. La Musa
Il prof. Parracciani fa a questo punto un breve cenno sulla storia degli androidi. Il capo della Nasa in quel periodo, era John Titor, lo ricordate vero? fu lui a ideare la splendida macchina del tempo e sempre lui a dar vita ai due robot – Vincenzo e Luca – nomi italiani perchè la lingua è di gran classe e poi perchè li aveva corredati di spirito di adattamento, di ironia, di simpatia e umanità tali che solo gli italiani posseggono.

5. Stefania Bertelli
Inoltre, prosegue il professore, pare che, acquisendo le caratteristiche degli italiani, i due androidi avessero anche ereditato la loro litigiosità. Infatti, è stato rivelato che i due androidi non fossero mai d’accordo su nulla e anche la redazione del libro abbia avuto molti intoppi dovuti a questo problema di fondo.

6. La Musa
L’amore non è bello se nn è litigarello, dice un vecchio adagio romanesco e fra i due androidi, è risaputo, intercorre un rapporto d’affetto che prescinde dalla veduta di idee, sicchè le scaramucce sono all’ordine del giorno. Sotto l’occhio benevolo di tutte le Muse, il libro viene portato a termine con grande lustro e la redazione, contando sull’impegno del Prof. Parracciani, decide di trasformare i due scrittori androidi in esseri umani belli e buoni. Il professore è pensieroso, si riserva di dare la sua collaborazione; sa che non sarà affatto facile, ha bisogno di tempo e intanto le copie di Enakapata spopolano nelle librerie di tutto il cosmo.

7. Entropia
Parracciani sa bene come affrontare la nuova sterzata narrativa; non deve far altro che attingere alla sua esperienza diretta. Da oltre due anni, infatti, partecipa MM (ManMachine), una team transnazionale segreto a cui collaborano varie agenzie d’intelligence e che ha l’obiettivo di fare ricerca teorica ed operativa nei settori della cibernetica alieno-umanoide e della superintelligenza bioartificiale.

8. Deborah Capasso de Angelis

Per la messa a punto dei due androidi erano stati spesi quasi tutti i fondi messi a disposizione dalla Nasa. Il prof. Parracciani aveva poi impiegato tutte le risorse rimanenti per il lancio del libro. E quei due robot continuavano a litigare…. Ma si! Adesso so come recuperare l’investimento iniziale! I miei gioiellini diventeranno Wakarasaseya! Con il loro caratterino e la forte richiesta di questa nuova figura imprenditoriale li terrò occupati fino al prossimo progetto!

9. La Musa
Wakarasaseya, sì! un tempo lontanissimo il termine usato era escort, ma erano individui – androidi e non, maschi o femmine – dozzinali, di poca cultura e scarso valore; poi la tecnologia avanzò di molto: da modesto ciarpame atto a distruggere unioni sentimentali consolidate, vennero trasformati in veri e propri professionisti dello strappo, della lacerazione. amore, professione, ceto sociale, col loro intervento da spietatissimi killers assistenziali, tutto si poteva ribaltare e quando ingaggiati per distruggere, l’amore finiva miseramente, la professionalità rovinava ancor peggio e in men che nn si dica potevano ridurre il malcapitato ultimo fra gli ultimi nella scala sociale.

10. Concetta Tigano
Questi rovina famiglie sono investigatori privati senza scrupoli, ma come farli pasare inosservati due spilungoni in un paese di “bassetti”, la loro altezza potrebbe compromettere le indagini, il prof. Parraciani ha un’idea… li presenta come esperti “gastronomi italiani” in modo di aver facili contatti con il “gentil sesso”, necessita a tal punto un indrottinamento “eno-gastronomico”….un problema tira l’altro!!!
Ma almeno così potranno essere ingaggiati come wakarasasesya più facilmente…ma da chi???

11. Daniele Riva
La questione si risolve da sé. Mentre il prof. Parracciani siede in un ristorante a mangiare ramen e a sognare una cofana di amatriciana, un piccoletto gli si avvicina e gli spiega in inglese che gli serve un wakarasasesya. Parracciani ha già capito che quello è uno scagnozzo della Yakuza e decide di sfruttare la cosa a proprio favore…

12. Concetta Tigano
Yacuza? Ma si !!! Certo, Yacuza=camorra=’ndrangheta=cosanostra…mafia insomma!!Brivido…l’idea di avere a che fare con questa gentaglia lo rende nervoso, molto nervoso…Ma, da quel genio che è gli viene un’idea …..
Subito contatta tramite i suoi canali privatissimi e segretissimi , non per niente è una personalità in Giappone, i “servizi” e propone loro di utilizzare i suoi preziosi robot-wakarasaseya per stanare quei delinquenti, ovviamente in cambio di un cospicuo “ritorno”.

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