Leggerlo Enakapata. Regalarlo nù capatone

A Natale regala Enakapata. E’ un libro, e tra una papaccella e un pezzo di baccalà un pò di cultura non guasta. Costa poco, e con la crisi che c’è qualche risparmio da investire in Bot (ti) fa solo piacere. E’ bello, come disse la mamma guardando lo scarrafone suo. Leggerlo Enakapata. Regalarlo nù capatone.
Queste le quattro righe quattro con le quali da qualche giorno ho lanciato Natale Enakapata, ‘a Befana nù capatone, la campagna natalizia per quelli che hanno già letto Enakapata e per quelli che invece no.
In queste ultime settimane mi sono chiesto spesso se non sia ora di smetterla di fare viaggi, di spendere tempo e  soldi, di dare fastidio ai miei amici su Facebook, per promuovere Enakapata. Perché non lo faccio? Perché per ora mi piace più di quanto mi stanchi, anche se mi stanca molto. Perché una ragione ci deve essere se più della metà delle persone che vengono alle presentazioni comprano il libro. E perché spero che un giorno o l’altro il passaparola l’abbia vinta sui distributori che non lo pubblicizzano e sui librai che non lo ordinano.
La morale della storia? Fino a quando ce la faccio, vado avanti, nonostante Luca che quando non lavorava non mi aiutava senza sensi di colpa (per fortuna li ho io quelli di tutta la band) e adesso che lavora non mi aiuta e basta.
Su Flickr troverete perciò le nuove foto (e le vecchie di Noyori, Tonomura, Nori e Carninci nello stesso album).  Su Scomunicando il resoconto della presentazione a Brolo. Per le prossime news, incluse quelle relative alla traduzione del libro in giapponese, bisogna aspettare ancor un pò. Speriamo.

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