La fantasia cerca casa nel cyber-villaggio

“Dov’è finita la fantasia? Si è estinta? E, soprattutto, dove si è rifugiato uno dei principali esperti del “settore”, il “bambino fantastico”? ”
Inizia così, il “manifesto” della XIII edizione degli Incontri di Castiglioncello, promossi dal Coordinamento Genitori Democratici e dal Comune di Rosignano Marittimo (LI) in collaborazione con il Dipartimento di Psicologia dei processi di sviluppo e di socializzazione dell’Università “la Sapienza” di Roma, ed il Movimento di Cooperazione Educativa (M.C.E), dedicati al ruolo e al valore della fantasia e dell’immaginazione negli attuali contesti di vita dei bambini e delle bambine.
Il tema ci pare di quelli davvero rilevanti. Perché scovare la creatività dei bambini, la loro immensa varietà immaginativa, la loro unicità è in fondo un modo per tutelare il loro diritto ad avere più opportunità, più strumenti per poter scegliere, nell’età adulta, i loro modi di stare nel mondo.
Come racconta Stefano Benni in “Immagino, dunque posso”, una “curiosa” intervista in forma narrata che potete leggere su AustroeAquilone, “l’immaginazione non è il giardino di rose dove si rifugia il pensiero, ma un’arma concreta per avere più possibilità. Il pensiero, la fantasia, non sono staccate dalle cose. L’immaginario può essere una ricchezza reale, un dono che, se coltivato, ti serve per le battaglie di tutti i giorni. La sua importanza è questa”.
Partiamo allora alla ricerca della fantasia ed approdiamo a Cybernetiquette Comix, dove due splendidi cartoni animati, “La mela avvelenata” e “Chi ha paura di una dolce pecorella” sono in realtà, come scivono i curatori del sito, “un modo divertente e interattivo per comprendere facilmente quali sono i comportamenti più corretti per divertirsi sulla Rete senza correre rischi”.
Salutiamo la banda Disney ed eccoci a Bacone Online, il sito della omonima scuola elementare di Milano dove potrete trovare chat, piano della offerta formativa, giochi interattivi (tanti), curiosità, e soprattutto la possibilità di conoscere ed interagire con le tante attività della scuola.
A questo punto non sarebbe male trovare qualche buona idea sul come usare le nuove tecnologie per insegnare le lingue straniere ai bimbi e alle bimbe del Belpaese? Niente di più facile, basta fare un salto dalla Maestra a Righe e a Quadretti e troveremo spunti, suggerimenti, percorsi didattici davvero creativi.
Se invece pensate di essere già pronti a “sfidare” il mondo intero partecipate al Concorso Multimediale Lingue 200@, il cui bando potete trovare su ScuolaER, il sito dedicato alla scuola della Regione Emilia Romagna. Buona fortuna.

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