Eurolandia non ha segreti anche per i più giocherelloni

Volete fare un colpo grosso all’Eurobanca? Partecipare ad una rapina nell’Eurodeposito? Essere arruolati in una banda di furbissimi ladri che sta per introdursi nell’edificio per fare piazza pulita?
Niente di più facile. Basta collegarsi con Eurolandia e cliccare sulla pagina dei giochi.
Se invece preferite avere un’esperienza meno “trasgressiva” potete sempre passare all’Euromarket, dove potrete vivere “una sfida a colpi di euro ambientata in un nuovissimo supermercato del cyberspazio” .
Se infine pensate di avere il “cervellone” potete sempre provare a rispondere ai quiz o a giocare con “Archimede: un divertente puzzle visuale che aiuta a riconoscere a colpo d’occhio le nuove banconote in euro; Oneonone: una battaglia che si svolge su una scacchiera a colpi di domande; Memory: un gioco mnemonico per riconoscere le bandiere degli 11 Paesi dell’Unione monetaria”.
Siete già pronti a farci un salto? E avete l’aria soddisfatta di chi si aspetta di trovare una sorta di parco di divertimenti a tema? Ebbene vi sbagliate. Perché Eurolandia non è solo giochi. Ma anche, soprattutto, documenti, notizie, percorsi culturali e didattici. Potrete ad esempio imparare come nasce una nuova moneta; consultare le schede di approfondimento sui principali temi collegati all’euro; conversare online con altre scuole su Europa e Euro; diventare redattori di Eurolandia.
La navigazione si snoda infatti nell’ambito di sei aree (assieme ai documenti e alle notizie ci sono le sezioni “noi e l’Euro”, “aulaperta”, “sala professori”, “giochi”) che, come scrivono i curatori del sito “simulano un percorso ideale che, partendo dallo studio del materiale esistente, attraverso continui aggiornamenti e confronti, porta i ragazzi stessi a elaborare i loro contributi; pubblicati on-line sul sito tali contributi diventano a tutti gli effetti ‘documenti ufficiali’, accessibili a tutte le altre scuole e a chi si collega al sito per saperne di più sull’Euro”.
C’è naturalmente la possibilità di utilizzare un Euro convertitore per conoscere l’equivalente in Euro della vostra paghetta settimanale e si può partecipare ai dibattiti online in diretta (giovedì 3 febbraio è stato ad esempio il turno del Commissario europeo dell’ambiente, la svedese Margot Wallstrom.) E c’è infine un elenco ragionato di siti che parlano della moneta unica europea.
Volete qualche esempio? Cliccate sulle pagine curate dalla Commissione europea; dalla Camera di Commercio di Milano; dal Ministero del Tesoro e del Bilancio.

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