Tanti auguri papà

La foto, baffo malandrino, sguardo sorridente, giacca rigorosamente listata a lutto per la morte  dei suoi genitori,  l’ho ritrovata mentre cercavo un notes dove scrivere qualche appunto per domani.  E’ poco più grande di una foto tessera, più o meno delle dimensioni che potete vedere qui a fianco.
Davanti, nel triangolo bianco, questa scritta:
T’amo – impassitamente – sono il tuo quore che sembre ti ama, indimendicabile amore – tesoro felicità eterna. Pasquale. T’amo.
Sul retro, la città, la data e il seguito:
Chiedi – 14 – 2- 952
Dona Cotesta fota alla mia più grande Amore che sempre mi sognio è mi vuol bene fino alla morte! Ed io sono il tuo Amore che ti voglio sempre bene è ti sognia ti penso ti Ama.
Moretti Pasquale
Baci – Baci – Baci – Baci.

Ho cominciato a ridere, poi a piangere, poi ancora a ridere, ma sempre di gioia. Ho pensato a Totò, ad Anna Magnani, ad Amedeo Nazzari. Ho pensato la pubblico, è troppo bella, la foto con la dedica di papà a mamma. Ho pensato no, non si capisce, e poi magari chi la legge ride, e a me mi dispiace. Ho pensato ma sì, è l’amore di un uomo per la sua fidanzata,  che fa che Chieti diventa Chiedi, che gli accenti sembrano buttati dall’alto con l’elicottero, che la grammatica …., magari avviso tutti che non devono ridere. Ho pensato ma no, e che fa che ridono, in fondo hanno ragione, sto ridendo come un pazzo pure io. Ho pensato ma sì, se  papà fosse vivo domenica prossima compirebbe 80 anni, saremmo tutti attorno a lui, a dirgli quanto gli vogliamo bene. Ho pensat ma si, si, tanti auguri papà, vuol dire che domenica ti festeggeremo lo stesso. Magari faremo un brindisi. Ma sì, sì, perché magari.  Faccio proprio così.  Compro lo spumante, riempio i calici e ti ricordo come quella volta su La casa dei diritti:

A mio padre
al suo amore esagerato,
alla sua cura per l’amicizia,
al suo disprezzo per il denaro.

Sì, faccio proprio così.
Tanti auguri papà.

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