Buon Anno


A vederlo così, con tutta quella pioggia, il buio, i cattivi pensieri, in casa io, il freddo, il mac, l’iphone, l’ipad, decisamente troppo poco per giornate così, sembrava proprio un bad day, uno di quelli che da far correre in fretta che per fortuna la sera ci vediamo per mangiare la pizza da Cinzia con Carmela, Viviana, Francesco, Pasquale and me, of course.
E invece no. Prima me ne sono andato da Riccardo, ho mangiato wafer e cioccolata con le nocciole che è la sola che quando la trovo clicco su “mi piace”. Poi sono tornato da me e su Alex mi ha detto mi ha detto che Bella Napoli era su su Ninja Marketing. Poi mi ha scritto Renato Della Corte, la sua storia la potete leggere su Timu, si intitola Della Corte San, non ve la perdete, se non vi piace poi mi citate per danni.

Renato è laureato in lingue, ne conosce una montagna, compreso il giapponese, è maestro di chitarra regolarmente laureato al conservatorio, è sommelier con tanto di diploma, ha lavorato in Giappone, in Italia e adesso lavora a Londra proprio come sommelier. Ecco cosa mi ha scritto:
Ciao Vincenzo, sono a Napoli per le feste natalizie. Ho pensato spesso a te ed ai tuoi libri mentre ero a Londra, a questa necessità di fare bene le cose, anche le più piccole, ma farle al meglio. Devo dire che più lavori a certi livelli, a livelli lavorativi elevati intendo, più notano soprattutto quelle. Sì, nel mio lavoro sono attenti anche a come va una scorza di limone nel bicchiere,  a come pieghi un fazzoletto, anche se è il tuo, quello da lavoro. Potrei farti una lista lunga ma il senso è sempre quello: bisogna amare quello che fai, bisogna farlo con la massima dedizione. Riparto il 3 gennaio, spero di riuscire a salutarti prima, intanto ti lascio gli auguri di buon anno.

Buon anno, sì. Un pò mi dispiace che ragazzi come Renato trovino il loro futuro a Londra, un pò sono contento di questa bella Napoli formato esportazione. Dite che verranno tempi migliori anche per noi. Io ci spero. E mentre spero continuo a raccontare storie continuo a cercare compagne/i di strada disposte/i a racocntarle con me. Sì, racconteremo il sogno, ma solo fino a quando non sarà diventato realtà.

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