talento e organizzazione

L’organizzazione ben fatta è una componente essenziale del #lavorobenfatto.
Ho tentato qualche anno fa di rispondere alle due domande di base in ambito organizzativo – come funziona un’organizzazione?, come potrebbe funzionare meglio? -, con un Dizionario del Pensiero Organizzativo (Ediesse) di cui ho ripubblicato alcune voci rivisitate per l’occasione qui:
Indice generale delle voci e dei riferimenti
Voci da un dizionario
Un background, quattro movimenti, una chiave e una definizione
Serendipity
Decision Making
L’Organizzazione Rete
Le quattro ondate di Miles e Snow

In seguito ho approfondito alcune questioni relative al rapporto tra il talento individuale, la forza dell’organizzazione nella quale il talento opera e le caratteristiche del contesto (l’ambiente) con il quale l’uno e l’altra hanno a che fare.
In estrema sintesi, le tre domande che mi sono posto questa volta sono le seguenti:
Sono i processi attivati dalle persone con le loro idee, il loro talento, il loro lavoro, la qualità e la quantità delle loro relazioni, connessioni, interazioni, a determinare la storia e il carattere, i successi e i fallimenti delle organizzazioni?
O a fare la differenza sono piuttosto la forza e la consistenza delle strutture nelle quali esse vivono, lavorano, studiano, si divertono?
Con quali caratteristiche si presenta la relazione tra persone e strutture negli ambienti contraddistinti da processi di innovazione, forte specializzazione, elevata professionalità?

Che dite, proviamo a rispondere con un confronto a più teste e più mani?

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