Se una regola c’è

Il processo decisionale può essere definito come conforme a regole quando le persone e/o le organizzazioni agiscono in base alla propria identità e seguono regole e procedure che ritengono appropriate alla situazione data.

Quando il processo decisionale si sviluppa secondo la logica dell’appropiatezza le domande principali con le quali chi decide si trova a fare i conti sono tre:

1. La domanda sul Riconoscimento:
Che tipo di situazione è questa?

2. La domanda sulla Identità:
Che tipo di persona (o di organizzazione) sono?

3. La domanda sulle Regole:
Cosa fa una persona come me (o un’organizzazione come questa) in una simile situazione?

La logica dell’appropiatezza è strettamente connessa al concetto di identità.

Un’identità è una concezione del sè organizzata in regole per adeguare l’azione alle situazioni.

Bocca di Rosa
Don Chisciotte
Agente 007
Medico
Giudice
Operaio

L’identità definisce l’individuo ma anche i suoi rapporti sociali con gli altri.
Sacerdote e sua comunità religiosa
Soldato, suoi commiltoni e suoi superiori

La faccenda è importante perchè:
Nella prospettiva individuale, le nostre azioni sono il risultato di standard autoimposti e di ruoli e regole che abbiamo deciso autonomamente.
Nella prospettiva sociale, le nostre azioni sono la conseguenza di obblighi precedentemente appresi, da responsabilità e impegni verso gli altri.

Nel primo caso, le identità sono definibili come conseguenza di scelte volontarie. Nel secondo caso, le identità sono qualcosa che si segue e non si sceglie.

[Dizionario del Pensiero Organizzativo]

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