Il perimetro di un sognatore

Ieri ho conosciuto Giancarlo Iorio. Devo dire che a me continua a fare un certo effetto pensare che fino a qualche tempo fa se scrivevo  questa cosa di una qualunque persona voleva dire che prima non sapevo niente di lui, mentre adesso vuol dire soltanto che l’ho visto per la prima volta, perchè in realtà di Giancarlo conoscevo già, come molti di voi, le foto, i racconti, la gentilezza, l’ironia, la profondità, la discrezione. Potenza dei social network, ma questo già ce lo siamo detti e dunque possiamo procedere oltre.
Quello che non potete sapere è che sono andato a trovarlo assieme alla mia amica Sondra Toraldo, che abbiamo trascorso un’ora molto bella, che abbiamo chiacchierato di molte cose e di molti luoghi, che le sue foto viste da vicino sono ancora più meravigliose, che presto avrete modo di vederne qualcuna anche qui a Piazza Enakapata, che come direbbe Confucio e anche Adriano Parracciani, se le persone oltre a taggarle le tocchi e le guardi negli occhi è tutta salute, ma soprattutto che quando ci ha svelato l’incipit del suo prossimo racconto a me e a Sondra ci ha lasciati senza fiato, di più, sconvolti, sì letteralmente meravigliosamente sconvolti, al ritorno non potevamo parlare di altro.
Per ora è tutto, ma soltanto per ora, perché ci siamo ripromessi di incontrarci ancora molto presto. Intanto aspettiamo le sue foto. Il suo racconto no. Nel senso che quando arriverà me lo terrò almeno una settimana soltanto per me. Sì, penso che non lo faccio sapere neanche a Sondra.  Dite che è questo è un pò difficile? E come fate a saperlo? Sondra mica la conoscete? O si?

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