Con le note e con le mani

Gennaro Cibelli, straordinario organizzatore dell’evento del 28 ottobre prossimo, nel quale presenteremo Bella Napoli e sentiremo testimonianze di lavoro e di passione, mi ha inviato le due foto che vedete sotto con il suo commento, che come potete immaginare sono felice di pubblicare. Lascio perciò la parola a lui, non prima però di avervi fatto notare che anche il grande Richard Sennett, ne L’uomo artigiano, iniste molto sul rapporto tra la musica e il saper fare e chissà che tutto questo non ci suggerisca qualcosa. Buona lettura.

RICORDI DI RAGAZZINO
di Gennaro Cibelli 

Il fabbro aveva la sua officina in via rescigno gran bravo artigiano.
Fin da bambino osservavo il suo lavoro lavorava il ferro battendolo con martelli sull’ incudine il ferro era reso incandescente sulla forgia che era una fucina sotto questa forgia c’era un mantice che soffiava aria e veniva azionata con una manovella il materiale che prendeva fuoco era il carbon cok io ero solito girare questa manovella.
Il ciclista aveva bottega poco lontano dal fabbro e non si contano le volte che mi aggiustava la bici, bucature maggiormente e noi tutti assistevamo all’aggiustatura i ragazzi eravamo tanti.
L’imbianchino era anche il proprietario della casa dove abitavo nei pressi questo aveva il deposito degli attrezzi e del materiale era uno che con maestria utilizzava i colori primari per realizzare tante tinte di nuance diverse.
Tutto questo avveniva in un raggio ristretto non piu di 100 metri da casa, insomma il “profumo” del lavoro e della passione non potevi proprio fare a meno di respirarlo.

Nelle foto Nasti Mario fabbro, Francesco Corvino ciclista (meccanico bici),  Enrico Spisso imbianchino, il mio insegnante di educazione fisica alle scuole medie Francesco Di Pace.

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